Maria Sciancati (Sindacalista)

Maria Sciancati (Sindacalista)

 

Maria nasce il 28 novembre del 1951 a Conselve, in provincia di Padova. Nel 1953 si trasferisce con la famiglia a Milano. A 14 anni inizia la sua esperienza lavorativa, a 17 anni entra come operaia alla Borletti (grande fabbrica metalmeccanica) e si iscrive alla Fiom-Cgil. Un paio di anni dopo sceglie di impegnarsi attivamente nel sindacato e viene eletta rappresentante delle lavoratrici e dei lavoratori della Borletti. Dopo venti anni da delegata, nel 2000 accetta di uscire dalla fabbrica per fare a tempo pieno il sindacalista. Dal 2005 è il segretario generale della Fiom di Milano

 

"Da bambina a chi mi chiedeva cosa volessi fare da grande rispondevo senza esitazione: la scrittrice. Era Il mio sogno. Non ho mai avuto una particolare attitudine allo studio e a scuola non sono mai stata la prima della classe.

Però amavo scrivere e nutrivo una vera passione per la storia, per i grandi eventi che si erano succeduti e per i personaggi famosi.

I miei "romanzi" avevano sempre me come protagonista, di volta in volta calata nei panni di Cleopatra, di Giovanna d'Arco, di Maria Antonietta: riscrivevo la storia. mescolando le vicende del passato con la mia vita.

I miei scritti avevano un unico, grande lettore: mio padre.

Un padre che non ha mai accettato la mia scelta di lasciare la scuola a quattordici anni per andare a lavorare perché, come molti operai, sognava per me un futuro diverso e migliore dal suo.

Se mi guardo alle spalle, alle scelte che ho compiuto, a quello che ho fatto o che mi sono rifiutata di fare, non ho alcun rimpianto. Ho smesso di rielaborare il passato con la fantasia ma ho deciso di cercare di cambiare il presente. Ho messo nel cassetto carta e penna e mi sono ritrovata con in mano un microfono.

Ero una giovane operaia iscritta alla Fiom Cgil quando, durante un'assemblea, una lavoratrice si alzò e disse "interviene lei, che ha delle cose da dire". Non potevo tirarmi indietro: era la prima volta che parlavo in pubblico. Così, dopo aver smesso di scrivere, cominciai a comunicare "a voce".

È passato molto tempo da allora.

Nel 2000, dopo aver rifiutato molte volte di allontanarmi dal mio luogo di lavoro, ho scelto di accettare la proposta della Fiom di fare la sindacalista a tempo pieno: la fabbrica non era più la stessa e io sentivo di non poter più dare molto lì dentro.

Oggi "faccio il segretario generale della Fiom-Cgil di Milano.

Molti si sono stupiti quando a capo dei metalmeccanici è stata eletta una donna. Io non ci trovo niente di stravagante e a chi, proprio perché sono una donna, mi dice "chissà quante cose ha sacrificato in nome dell'impegno" rispondo: nessuna. Nessuna, perché questa è la vita che ho scelto. Non ho realizzato il mio sogno da bambina (non sono diventata una scrittrice), ma mi piace quella che faccio e quello che sono.

E poi, in fondo, c'è un nesso tra quello che volevo fare a dieci anni e l'oggi. Allora con carta e penna rimaneggiavo il passato e mi immedesimavo nei grandi protagonisti della storia. Ora con le idee, le proposte, le azioni cerco di cambiare un presente fatto di donne e uomini semplici. In fondo ho solo cambiato tempo e strumento"

Date

08 Ottobre 2019

Tags

#donneitaliane