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Venerdì, 20 Agosto 2021 14:14

Siamo donne e uomini che vivono in questo mondo

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Siamo donne e uomini che vivono in questo mondo ed è per questo che l’Associazione Iniziativa Donna, attraverso questa lettera, intende gettare un seme rivolto alla nostra comunità̀ per dire che le terribili immagini in Afghanistan non possono essere taciute o acquisite solo come “notizie dal mondo”. Questo vento di morte si aggiunge ad altre storie di lutti e profughi. Situazioni che non riusciamo a sovvertire. Uomini, donne e bambini che vivono nel terrore ogni singolo giorno: il nostro silenzio li uccide prima delle bombe.

Sì, perchè alcuni morti sembra che muoiano un po’ meno degli altri… Con le drammatiche fughe e le decine di migliaia di esseri umani che ora scappano da questo Paese non possiamo rimanere insensibili e voltare la faccia dall’altra parte come se tutto questo non ci importasse. Si sa che le guerre vengono “vissute” da chi le alimenta dai salotti di casa, mentre la costante è che il 90% delle vittime sono civili, persone che non hanno mai imbracciato un fucile. Mentre vediamo che l’umanità è in crisi l’unica via di uscita deve per forza essere una nuova solidarietà fra umani. Anche se sarà la pratica più difficile, tormentata, ma l’unica soluzione possibile.

Perciò diamoci da fare. Anche perché ogni giorno che passa vediamo che nuovi conflitti, con morti e profughi, si scatenano su questa Terra: oggi l’Afghanistan ieri, ancora senza soluzione, il Nord Africa e il Medio Oriente, senza dimenticare una guerra mai dichiarata da parte dell’Arabia Saudita ed Emirati Arabi nello Yemen contro popolazioni civili utilizzando bombe italiane. Centinaia di migliaia di morti, soprattutto donne e bambini. Alle Istituzioni cittadine, alle associazioni, alle donne e agli uomini di buona volontà giunga la nostra preoccupazione facendosi carico ora della necessità di capire come possiamo tutti insieme far fronte a questi drammi.

Per questo, mentre ci si domanda cosa può succedere domani, è necessario che si trovino momenti, oggi, per conoscere: creare momenti di incontro, scambi di conoscenza per costruire una società più giusta, generosa, solidale e attiva… insomma una piccola luce e speranza contro qualsiasi guerra; per approfondire con uno sguardo lucido e coraggioso, puntuale e appassionato, quanto succede nel mondo, molto vicino al nostro mondo. Individuare e dotarci di strumenti per dare risposte, soluzioni per far sì che i fatti non ci travolgano. Attrezzarci con percorsi di pace: facciamo parte di questo mondo e viviamo tutti sotto lo stesso cielo ed è giunto il tempo in cui dobbiamo fare uno sforzo per scrollarci dalla nostra testa e dal nostro cuore la paura e l’odio che ci circonda. Chi odia è già morto… e noi dobbiamo vivere perché solo da vivi ci si può abbracciare per costruire qualcosa di nuovo.

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Redazione

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